Quattro biblioteche civiche di sei piccoli comuni del Sulcis sono state il cuore di un progetto che ha coinvolto le ragazze e i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di Perdaxius, Sandadi, Giba, Masainas, Villaperuccio e Piscinas in una serie di workshop tenuti da artisti internazionali e che hanno portano alla produzione di quattro cortometraggi originali.

Insieme ad artisti provenienti da tutto il mondo e successivamente a professionisti nell’ambito della scrittura e del cinema, gli studenti sono stati invitati a usare la biblioteca del proprio paese come serbatoio di idee e come vero e proprio laboratorio creativo, tentando di forzare il luogo comune della biblioteca come luogo esclusivamente votato alla lettura, al silenzio e alla concentrazione, usando gli spazi purtroppo disabitati per gran parte del giorno per sperimentare ogni forma di linguaggio, dal disegno al collage, dalla creazione di costumi per ridefinire la propria identità alla scrittura di storie fantastiche, dalla musica alla recitazione.

La staffetta di quattro artisti visivi, André Raatzsch , Yassine Balbzioui, Marcos Lora Read e Kilap Gueye, provenienti da paesi che hanno da anni comunità sparse nel territorio del Sulcis ha accompagnato la nascita di quattro storie originalissime inventate dagli stessi studenti all’interno delle biblioteche, che si sono rivelate workshop dopo workshop spazi flessibili e pieni di possibilità inespresse. Gli artisti hanno raccontato sé stessi ed il proprio lavoro dando la possibilità a tutti di conoscere qualcosa di più sulle nuove radici presenti nel Sulcis, di proiettarsi oltre la dimensione dell’Isola e al suo storico isolamento, mentre agli studenti legati attraverso le famiglie e quei paesi ha dato la possibilità di vedere valorizzata e raccontata la propria specificità al di fuori di descrizioni solitamente superficiali se non legate a stereotipi.
Agli workshop hanno visto la partecipazione straordinaria e la collaborazione di Isamit Morales, Pape Thiam, Michele Gabriele, Jonathan Vivacqua, Simone Berti, Michele Gabriele, Susana Moliner Delgado e Marta Vallejo.

In una seconda fase le storie, gli oggetti e i costumi di scena sono diventati oggetto di successivi laboratori cinematografici tenuti dagli scrittori Andrea Bocconi e Guido Bosticco, dall’artista Stefano Faravelli, dal fotografo Vincenzo Cammarata e dal regista Andrea Canepari, tutti professori dell’associazione Scuola del viaggio, partner di progetto.

Sono così nati i quattro cortometraggi, basati sulle storie inventate dai ragazzi, interpretati da loro stessi o da marionette che hanno plasmato sotto la guida di Faravelli. I film sono stati girati per lo più nelle biblioteche, gli elementi scenici sono spesso rappresentati dai libri e alcune scene delle storie narrate si svolgono proprio fra gli scaffali. I quatttro cortometraggi sono stati presentati la prima volta in occasione della mostra Sulcis Oddity presso il MAN di Nuoro ed hanno trovato un proprio percorso anche nei canali tipici del cinema (festival e rassegne) mentre nell’estate 2013 sono stati presentati durante i momenti di festa dei paesi del Sulcis.

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione con il Sud e Vodafone Italia ed ha visto come partner di progetto i Comuni di Perdaxius, Villaperuccio, Santadi, Giba, Masainas, Piscinas, l’associazione Scuola del viaggio, Oxfam Italia e Sbis