È Kristah la prima artista in residenza del progetto europeo Common Places, che si sta sviluppando tra Barcellona, Perdaxius e Lubiana.

Perdaxius, la sede dell’associazione Cherimus è un paesino di meno di 1500 abitanti, ma all’interno dei confini comunali sono presenti almeno 20 nuraghi! Il primo giorno di residenza Kristah ha esplorato Perdaxius e ha cominciato a conoscere la sua comunità, passando dal fruttivendolo, chiacchierando con la fiorista e con la panettiera, bevendosi un caffè vicino alla piazza, e infine visitando il sito archeologico del nuraghe Camboni.

Il secondo giorno è stata la volta dell’incontro con Francesco Capuzzi, poeta improvvisatore, suonatore di launeddas e inventore (delle launeddas elettroniche). Nel corso di una chiacchierata musicale sono emerse intersezioni tra strumenti tradizionali, le affinità e le differenze tra metrica e ritmo nell’improvvisazione rap e nella poesia tradizionale sarda, sui modi di raccontare storie, lineage tracing, & melodic dissing. Francesco ha poi suonato sia le launeddas, strumento tradizionale a fiato fatto da tre canne di cui esistono tracce almeno dall’ottavo secolo avanti Cristo e ancora oggi usatissimo nella musica tradizionale e sacra sarda, sia le “Elettroneddas” il loro corrispettivo elettronico, inventato dallo stesso Francesco e che si sta lentamente diffondendo tra i suonatori di Launeddas dell’isola per esercitarsi nell’uso dello strumento o per sperimentare nuove soluzioni musicali.

La residenza è poi proseguita esplorando il Sulcis dove in pochi chilometri si può viaggiare nella storia e nella geografia del Mediterraneo, tra le imponenti tracce architettoniche della Pisa medioevale a Tratalias (dove ha anche incontrato il musicista Blues Matteo Leone) e quelle fenice e tardoantiche di Sulky, oggi Sant’Antioco, da cui prende il nome l’intera area, per finire con Calasetta (dove ha anche incontrato il musicista Blues Matteo Leone) i cui abitanti sono i discendenti diretti dell’antica colonia genovese di Tabarka, in Tunisia, e dove ancora si parla il Tabarkino e si mangia Fainè.

Nella seconda parte della residenza Kristah ha lavorato con un gruppo di bambini e ragazzi nel giardino possibile di Domusnovas, inventando con loro parole e musica di una nuova canzone, utilizzando come base i frutti del carrubo dentro il quale il laboratorio musicale ha avuto luogo.

Di nuovo a Perdaxius Kristah ha incontrato i ragazzi del corso di arte di “tottus in pari” parlando della sua musica e facendo loro ascoltare qualche suo brano, invitando poi i giovani partecipanti a trasformare la musica in colori e segni, a giocare con la sinestesia e con i legami segreti che ognuno di noi intrattiene tra i suoni e le immagini, tra il comporre con la voce e il tracciare con la matita.

L’ultima sera la comunità di Perdaxius si è ritrovata ad ascoltare Kristah prima in un’intervista che ha coinvolto anche gli abitanti stessi del paese, dove la giovane musicista di è raccontata, e successivamente in una sessione dal vivo di alcune sue canzoni: un piccolo concerto che speriamo sia l’anticipo di tanti altri, di una collaborazione con Perdaxius e il Sulcis e la sua musica di ieri e di oggi.

Chi è Kristah

Kristah è una cantante e rapper di Black music di Bergamo.
Ha iniziato a fare musica con il coro giovanile della chiesa che frequentava all’età di 13 anni. Successivamente ha incontrato i componenti del gruppo Ibm, di cui fa parte tutt’ora, e Derek con cui ha iniziato a comporre le prime barre.
Con il suo gruppo, ha creato l’etichetta The key ent, che mira a favorire l’inclusività e a promuovere e supportare giovani artisti.
Adora il soul, l’rnb, l’hip-hop, il blue, e ama ogni genere di musica. Nei suoi testi, si ritrova spesso a parlare di come amarsi, migliorarsi e amare gli altri.
Pensa che vivremmo meglio se ognuno di noi lavorasse sulla propria persona, risolvendo i propri conflitti interiori: se imparassimo a stare bene con noi stessi, staremmo meglio con gli altri.